venerdì 18 marzo 2011

150 anni dell'unità d'Italia-La goletta di Garibaldi in Galleria

E la goletta di Garibaldi sbarca in Galleria Vittorio Emmanuele a Milano



Ritorna a Milano la baleniera "Leone di Caprera", per anni conservata nelle Grotte di Marina di Camerota e prima al Museo della Scienza.

Il nomedella goletta è un omaggio al "Leone" Giuseppe Garibaldi: un nome che le ha portato fortuna, visto che la goletta riuscì nel 1880 in una vera impresa, la traversata dall'Uruguay all'Italia. Il Leone di Caprera - la goletta di nove metri il cui nome è legato al soprannome del Generale Garibaldi - torna a Milano dopo 16 anni di assenza.
Dal 16 al 22 marzo si potrà ammirare presso l'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II. Dal 22 marzo fino al 30 aprile sarà invece in Largo Cairoli, sotto al monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi.

mentelocale.it è andato a vedere com'è stato accolta la piccola baleniera al suo rientro in città. Nel primo pomeriggio erano molti i curiosi di saperne di più sul veliero "ancorato" a pochi passi dal Duomo.



Il Leone di Caprera è stato protagonista nel 1880 di una traversata oceanica dall'Uruguay all'Italia condotta da Vincenzo Fondacaro originario di Bagnara Calabra, Pietro Troccoli, proveniente da Marina di Camerota e Orlando Grassoni, anconetano.




Partita il 3 ottobre 1880 da Montevideo, l'imbarcazione giunse, dopo oltre tre mesi di navigazione e infinite difficoltà, a Las Palmas, nell'arcipelago delle Canarie. Il 9 giugno 1881 la barca arrivò in Italia, approdando prima a Villa Reale a Monza, poi nel giardino del Museo della Scienza Leonardo da Vinci a Milano. Successivamente la goletta fu trasferita alle grotte di Lentiscelle in provincia di Salerno per poi approdare a Livorno, dove si è svolto un lungo restauro conservativo.

L'appellativo che porta è un omaggio che Vincenzo Fondacaro, comandante e ideatore della spedizione - fece all'Eroe dei due Mondi. Un'avventura, quella dei tre coraggiosi marinai che sfidarono l'Oceano, che all'epoca fece molto scalpore. Ecco cosa scriveva la rivista Illustrazione italiana a tal proposito:



«I giornali stranieri sono pieni di ammirazione per l'intraprendenza dei nostri marinai che hanno compiuto un viaggio meraviglioso sopra un guscio di noce... Che viaggio! Tutto a vela! Con soli tre uomini a bordo! Americani, inglesi, francesi sono sbalorditi di un simile Tour de force!»

Una pagina di mare e avventura che ha per protagonisti tre marinai "normalmente eccezionali". Una storia italiana su cui riflettere.

1 commento:

  1. magnifiques photos et bonne fête à tous les italiens
    à bientôt

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